Nonostante le precisazioni di Arera che sottolinea che il provvedimento potrebbe riguardare solo alcune particolari categorie di utenti, la Delibera 50/2018 e le sentenze della giustizia amministrativa hanno messo in guardia le associazioni dei consumatori.
Carlo De Masi, presidente di Adiconsum nazionale, rende noto che l’associazione “ha provveduto a richiedere l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, un incontro urgente per valutare insieme l’entità economica e numerica, attuale e futura, e quali correttivi mettere in campo per evitare che a pagare siano sempre i consumatori finali ed onesti, giustamente allarmati da questa incresciosa vicenda”.
Secondo una stima dell’Adoc, se il costo a carico degli utenti venisse considerato fisso, ammonterebbe a circa 5 euro per utenza, considerando la suddivisione dei 200 milioni di euro tra le 35 milioni di utenze presenti in Italia, con un salasso in particolare per le seconde case. Qualora, invece, lo stesso costo venisse legato ai consumi, le maggiori spese graverebbero sulle imprese.